L’energia è una delle voci di costo più rilevanti per le aziende industriali e ridurre i consumi è ormai una necessità strategica.
Il fotovoltaico rappresenta una soluzione efficace per abbattere la spesa energetica e migliorare la sostenibilità, ma l’investimento iniziale può essere oneroso.
Per questo motivo, il governo mette a disposizione incentivi specifici, come il Piano Transizione 5.0 e i contributi per l’autoproduzione di energia.
Questi strumenti permettono di ridurre significativamente il costo dell’installazione.
Scopri in questo articolo quali agevolazioni sono disponibili e come sfruttarle per rendere la tua impresa più efficiente e competitiva.
I principali bonus fotovoltaico nel settore industriale
Investire nel fotovoltaico è oggi più conveniente grazie a incentivi mirati per le imprese industriali.
Tra le agevolazioni più vantaggiose rientrano il Piano Transizione 5.0 e i contributi per l’autoproduzione di energia nelle PMI, che consentono di recuperare una parte significativa dell’investimento.
Transizione 5.0: il credito d’imposta per il fotovoltaico
Il Piano Transizione 5.0 offre un credito d’imposta alle aziende che investono in tecnologie per l’efficienza energetica, inclusi gli impianti fotovoltaici.
L’agevolazione è destinata a tutte le imprese italiane, indipendentemente da settore e dimensione.
Come funziona il credito d’imposta?
- Il beneficio fiscale varia in base alla riduzione dei consumi energetici ottenuta dall’investimento:
- Fino al 45% di credito d’imposta per le imprese che riducono i consumi di almeno il 3% (totale) o il 5% (processi produttivi).
- Maggiorazione fino al 63% se vengono utilizzati moduli fotovoltaici ad alta efficienza.
- Per ottenere l’incentivo, è necessario presentare certificazioni ex-ante ed ex-post che attestino il risparmio energetico effettivo.
- Il credito è cumulabile con altri incentivi, purché non superi il 100% della spesa sostenuta.
Bonus per l’autoproduzione di energia nelle PMI
Le piccole e medie imprese (PMI) possono accedere a un fondo dedicato da 320 milioni di euro per installare impianti fotovoltaici e ridurre i costi energetici.
Quali sono i vantaggi?
- Contributo a fondo perduto fino al 40% per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici.
- 30% di incentivo per l’installazione di sistemi di accumulo, a condizione che almeno il 75% dell’energia immagazzinata provenga dall’impianto stesso.
- Investimenti ammissibili: tra 30.000€ e 1.000.000€, rendendolo accessibile anche alle aziende di piccole e medie dimensioni.
- È richiesta una diagnosi energetica preliminare per dimostrare la sostenibilità dell’investimento.
Cumulabilità con altri incentivi
Uno dei vantaggi più interessanti degli attuali incentivi è la possibilità di cumulare le agevolazioni per ottenere il massimo risparmio.
Ad esempio:
- Il credito d’imposta del Piano Transizione 5.0 può essere combinato con bandi regionali e il PR FESR.
- Gli impianti fotovoltaici più efficienti accedono a maggiorazioni della base imponibile, in base all’efficienza dei pannelli:
130% per moduli con efficienza >21,5%
140% per moduli con efficienza >23,5%
150% per moduli con efficienza >24%
Grazie a questi bonus fotovoltaico, le aziende industriali possono ridurre drasticamente i costi di installazione e accelerare il ritorno sull’investimento.
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Perché conviene investire nel fotovoltaico con gli incentivi?
L’installazione di un impianto fotovoltaico consente alle aziende industriali di ridurre i costi energetici, aumentare la sostenibilità e migliorare la competitività sul mercato.
Grazie agli incentivi disponibili, l’investimento diventa ancora più vantaggioso, con un ritorno economico accelerato e un impatto diretto sulla redditività aziendale.
Detrazioni fiscali e ammortamenti
Uno dei principali vantaggi è la possibilità di recuperare una parte consistente dell’investimento attraverso crediti d’imposta e contributi a fondo perduto.
Ad esempio:
- Il Piano Transizione 5.0 permette di detrarre fino al 63% del costo dell’impianto fotovoltaico.
- Le PMI possono ottenere un fondo perduto fino al 40% dell’investimento, riducendo il capitale iniziale necessario.
- Gli impianti sono ammortizzabili, consentendo alle imprese di scaricare il costo nel tempo, con un impatto positivo sulla gestione finanziaria.
Ritorno sull’investimento (ROI) e riduzione dei costi energetici
Gli incentivi riducono sensibilmente i tempi di rientro dell’investimento.
Considerando il costo medio dell’energia e il risparmio generato, un impianto fotovoltaico può essere ripagato in 3-5 anni, a seconda delle dimensioni e della produzione energetica.
I vantaggi economici includono:
- Taglio della bolletta energetica: con l’autoproduzione, l’azienda riduce la dipendenza dalla rete elettrica e abbassa i costi operativi.
- Protezione dalle oscillazioni dei prezzi dell’energia, un fattore critico per le imprese industriali ad alto consumo.
- Possibilità di vendere l’energia in eccesso in regime di autoconsumo o tramite scambio sul posto.
Maggiore competitività e sostenibilità aziendale
L’investimento nel fotovoltaico non è solo una scelta economica, ma anche un vantaggio competitivo.
Le aziende che adottano soluzioni energetiche sostenibili:
- Migliorano la reputazione e l’immagine aziendale, rispondendo alle richieste di clienti e investitori attenti alla sostenibilità.
- Accedono a certificazioni ambientali e ESG, fondamentali per ottenere finanziamenti e partecipare a bandi pubblici.
- Si allineano agli obiettivi di decarbonizzazione previsti dall’Unione Europea, evitando future tasse sulle emissioni.
Gli incentivi attuali hanno scadenze definite: il Piano Transizione 5.0 è attivo solo fino al 2025, e i fondi per il bonus fotovoltaico delle PMI sono limitati.
Rimandare l’investimento significa rischiare di perdere contributi e agevolazioni significative. Per questo, molte aziende stanno approfittando di queste opportunità per modernizzare il proprio sistema energetico a costi ridotti.
Come accedere ai bonus: requisiti e iter di richiesta
Per usufruire degli incentivi fotovoltaici, le aziende devono seguire un iter preciso che garantisce il rispetto dei requisiti e la corretta erogazione dei fondi.
Le procedure variano in base al tipo di agevolazione, ma in generale prevedono passaggi comuni.
Requisiti per accedere agli incentivi
Per richiedere il credito d’imposta del Piano Transizione 5.0 o il bonus per l’autoproduzione di energia nelle PMI, le imprese devono:
- Essere regolarmente iscritte al Registro delle Imprese e operare sul territorio italiano.
- Dimostrare una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% sull’intero sito produttivo o del 5% sui processi coinvolti.
- Effettuare investimenti in impianti fotovoltaici prodotti nell’UE con un’efficienza minima del 21,5%.
- Presentare certificazioni ex-ante ed ex-post per attestare il risparmio energetico.
- Nel caso delle PMI, effettuare una diagnosi energetica preliminare per accedere ai fondi.
Passaggi per ottenere il credito d’imposta Transizione 5.0
L’iter per ottenere il credito d’imposta si sviluppa in più fasi:
- Prenotazione dell’incentivo sulla piattaforma GSE dal 7 agosto 2024.
- Presentazione della certificazione ex-ante, che dimostra il rispetto dei criteri di efficienza energetica.
- Esecuzione dell’investimento entro il 31 dicembre 2025.
- Presentazione della certificazione ex-post, che conferma la riduzione dei consumi ottenuta.
- Utilizzo del credito d’imposta in compensazione F24, suddiviso in cinque anni.
- Le aziende devono inviare comunicazioni periodiche (entro il 31 gennaio e il 31 luglio di ogni anno) per confermare l’avanzamento dell’investimento.
Iter per il contributo a fondo perduto delle PMI
Le PMI devono presentare la domanda su Invitalia, seguendo questi passaggi:
- Richiesta del finanziamento con una stima dei costi e della riduzione dei consumi.
- Diagnosi energetica per dimostrare la sostenibilità del progetto.
- Approvazione e prenotazione dei fondi, con possibilità di erogazione in due tranche:
- Un primo contributo viene concesso dopo aver dimostrato il pagamento di almeno il 20% delle spese.
- Il saldo viene erogato a completamento dell’investimento.
Per ottenere gli incentivi previsti, è essenziale rispettare tempistiche e requisiti ben definiti.
Per ottenere gli incentivi, è fondamentale rispettare le scadenze: le comunicazioni periodiche devono essere inviate entro il 31 gennaio e il 31 luglio, mentre la certificazione dell’investimento deve avvenire entro il 31 dicembre 2025.
Il mancato rispetto di questi termini comporta la perdita del beneficio.
Un altro aspetto cruciale è la documentazione.
Le aziende devono presentare sia la certificazione ex-ante, che attesta il risparmio energetico previsto, sia la ex-post, che ne verifica l’effettiva realizzazione.
Senza questi documenti, l’accesso ai fondi è impossibile.
Infine, pur essendo cumulabili, gli incentivi non possono superare il 100% della spesa. Pianificare con attenzione consente di massimizzare i benefici ed evitare errori che potrebbero compromettere il finanziamento.
Investire nel fotovoltaico oggi è una scelta strategica per ridurre i costi energetici e migliorare la sostenibilità aziendale, soprattutto grazie agli incentivi disponibili.
Tuttavia, l’accesso ai bonus richiede una pianificazione attenta e il rispetto di procedure specifiche.
Per semplificare il processo e ottenere il massimo dalle agevolazioni, è fondamentale affidarsi a professionisti del settore.
Gli esperti di CarbOFF supportano le aziende in tutte le fasi del progetto fotovoltaico, inclusa la gestione burocratica degli incentivi.
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